Un classico senza tempo, che nasce da una creatura vivente, a differenza della maggior parte delle gemme. Le perle da secoli hanno un fascino particolare, con tanti significati simbolici: per la tradizione, sono la gemma natale di coloro che vengono al mondo nel mese di giugno. Le perle spontanee sono una rarità apprezzata in tutto il mondo, mentre oggi la maggior parte di queste gemme organiche vengono coltivate in ostriche e molluschi.
Possono avere diverse sfumature di colore: dal bianco al bianco argentato, al bianco rosè o bianco con sfumature tendenti al verde.Oltre al colore sono caratterizzate dal lustro, cioè dal riflesso della luce da parte della perlagione. Più il riflesso è nitido, migliore è la coltivazione.
Un procedimento complesso e delicato, la coltivazione, che richiede tempo, abilità e le giuste condizioni ambientali. Fattori come la temperatura dell’acqua, infatti, hanno un ruolo fondamentale su qualità e dimensioni delle perle.
Un esempio? Le celebri perle coltivate Akoya o giapponesi di solito hanno un diametro da 2-3 millimetri fino ad un massimo di 12 millimetri, ma sono imbattibili per lucentezza, se coltivate per almeno due anni nelle acque del Pacifico. La bassa temperatura dell’acqua rallenta lo sviluppo dei cristalli di calcite e aragonite della perlagione, creando così un aspetto speciale. Si tratta però di un equilibrio molto delicato: le ostriche Akoya prediligono gli ambienti freddi, ma se la temperatura dell’acqua scende sotto i 13 gradi il metabolismo del mollusco rallenta drasticamente. La temperatura delle acque intorno al Giappone offre condizioni quasi ideali perché le ostriche producano una madreperla di ottima qualità e con una lucentezza straordinaria: quella più pregiata si sviluppa quando l’acqua si raffredda lentamente dai 20 ai 15 gradi circa. I coltivatori devono però controllare costantemente le condizioni e prestare attenzione a situazioni imprevedibili, affinché la formazione di queste preziose gemme organiche non venga rovinata: in genere per il raccolto servono da uno a due anni di attesa.
Naturali o coltivate, fra i gioielli le perle restano dei classici senza tempo, grazie ai riflessi di luce che sanno donare ad un viso. Dal Rinascimento in poi non si contano i ritratti di donne adornate con perle, associate alla raffinatezza, alla grazia, alla cultura. Oggi vengono presentate singole, montate su anelli, in pariglie cioè accoppiate per farne orecchini, oppure in fili da comporre in collane di varie dimensioni. Un gioiello con le perle è un gioiello che dura una vita intera, se custodito con cura: vanno riposte in un ambiente non troppo secco, ricordando che profumi e altre sostanze possono macchiarle o privarle della lucentezza.