I diamanti sono sempre più etici

Il diamante è probabilmente la pietra preziosa più affascinante e più desiderata del mondo, nel bene e nel male. Nel bene, e siamo tutti d'accordo, perché davanti a un diamante tagliato, con le sue sfaccettature e la sua brillantezza quasi accecante non si può che rimanere a bocca aperta, ma, purtroppo, anche nel male dato che nel corso dei secoli la sua estrazione è stata spesso caratterizzata da ingiustizie e soprusi che hanno causato grandi sofferenze alle popolazioni coinvolte nella sua lavorazione.

Per fortuna oggi possiamo dire di avere eliminato quasi del tutto il male legato ai diamanti, i blood diamonds del film con Leonardo Di Caprio, grazie al lavoro del World Diamond Coucil che dal 2000 si impegna a garantire l'integrità dei diamanti naturali e della loro catena di distribuzione.

Gli sforzi del WDC sono mirati all'eliminazione dal commercio dei cosiddetti conflict diamonds, quei diamanti cioè la cui estrazione serve a finanziare conflitti armati, e a garantire che tutte le pietre vengano maneggiate salvaguardando i diritti umani e quelli specifici dei lavoratori e contrastando la corruzione e il riciclaggio di denaro con cui in passato la storia dei diamanti è stata legata.

I membri del WDC rappresentano tutte le parti di cui è composta la filiera, dai grandi uomini d'affari e organizzazioni di tutto il mondo collegate al commercio dei diamanti fino ai rivenditori. Il WDC è inoltre il rappresentante ufficiale per l'industria dei gioielli nel Kimberly Process, una organizzazione attiva dal 2003 che comprende anche i rappresentati di 89 governi e membri della società civile, sotto l'egida delle Nazioni Unite. L'obiettivo del KP è di nuovo quello di contrastare ed eliminare dal mercato i conflict diamonds, e per fare ciò nel corso degli anni è stato  messo a punto il Kimberley Process Certification Scheme, un insieme di regole e procedure estremamente vincolanti che consentono agli Stati coinvolti nel commercio, di assicurare la certificazione di "conflict free diamond" a tutti i diamanti grezzi che immettono sul mercato.

La collaborazione fra gli stati coinvolti nell'estrazione e commercio dei diamanti e il WDC è la chiave del successo del Kimberley Process Certification Scheme che negli anni ha consentito di ridurre di molto il commercio dei conflict diamonds  garantendo la sempre maggiore immissione sul mercato di diamanti etici.

Oggi sempre più soggetti legati al commercio dei diamanti sono coinvolti nella lotta ai conflict diamonds, una scelta che porta con sé una rinnovata sensibilità e attenzione all'etica e alla responsabilità sociale, senza dimenticare il rispetto per l'ambiente; tutto questo non può che aggiungere valore a questa pietra così amata, meritevole soltanto di essere legata alla bellezza e alla felicità.

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