Ametista, il fascino antico del viola

Nota fin da tempi remoti, ricca di significati simbolici e inconfondibile per il suo colore viola: l'ametista è una delle pietre più celebri, nella storia. Viene ritenuta talismano di forza e prosperità, ma anche simbolo di legami forti e duraturi quando viene regalata.

Nella tradizione è associata al mese di marzo e al segno zodiacale dei Pesci, che dall'ametista otterrebbe ispirazione artistica, intuizione affinata e capacità psichiche potenziate.

Ma anche chi è scettico in tema di astrologia e significati tradizionali delle pietre preziose rimane incantato di fronte alla bellezza di queste gemme, le cui sfumature di viola hanno affascinato l'umanità fin da tempi antichissimi. A partire dal 3000 a.C. L'ametista è stata impiegata per creare gioielli in Mesopotamia e soprattutto nell'Antico Egitto.

Greci e Romani dal canto loro erano convinti che la gemma viola preservasse contro gli effetti dell'alcool e donasse buona salute. Per questo nelle dimore nobili si trovavano calici e coppe in ametista, oppure decorati con queste pietre, un'usanza che è proseguita a lungo. Solo per pochi, però: un tempo l'ametista era molto rara e quindi estremamente preziosa (e costosa), perché i giacimenti conosciuti erano pochi e piuttosto “avari” di queste gemme. 

Ma da dove vengono queste pietre dalla tinta così speciale? L'ametista è una particolare varietà di quarzo, che si rinviene sul lato interno di geodi formati all'interno delle rocce basaltiche. Il colore deriva dalla presenza nel quarzo di piccole quantità di ferro bivalente, che dona la sfumatura tanto ricercata. Attualmente viene estratta in diversi Paesi del mondo: grandi giacimenti si trovano negli Stati Uniti e nell'America del Sud - Brasile, Bolivia, Messico, Uruguay -, ma anche in India e Russia. In Germania si trova invece un giacimento di cui abbiamo testimonianze già in età romana, a Idar-Oberstein.

La sua caratteristica principale, il colore, va preservata con attenzione: la prolungata esposizione alla luce molto intensa e al calore può far impallidire progressivamente le ametiste, facendo pian piano svanire la loro tinta. E con temperature molto alte – sopra i 400 gradi, nulla che possa normalmente capitare nella vita quotidiana, per fortuna - il viola scompare completamente, lasciando il posto ad un giallo intenso, simile a quello del quarzo citrino.

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